Ornella Sprizzi


Ho conosciuto Ornella grazie ai nostri amici comuni Officine Gualandi.

E' una delle poche persone che da quando ho iniziato a seguirla su IG non ho più smesso. E' magnetica, riesce a essere interessante sempre.

Sarà che una ne pensa e cento ne fa....o forse è il contrario o forse 100 ne pensa e 100 ne fa.. tant'è che anche chi la segue da più tempo non riesce a spiegare esattamente cosa fa!

Stilista e illustratrice, creatrice di un brand di t-shirt, Docente di varie ed eventuali, Scrittice (“Mamma che buono”), consulente e businness strategy (Gonnamake.it) Co-founder di network per professionisti digitali,(collhub) Content Creator, pubblicitaria. E in ultimo co-creatrice di qualcosa che non c'era. (Huuno.me)

Di sicuro sappiamo solo che ogni volta che parla di qualcosa quel qualcosa va sold out!

Probabilmente definirla non è proprio ciò che dovremmo fare!

     

Dici spesso “creatività = esercizio e organizzazione”...ma dove l'hai imparato? Chi te l'ha detto?

Mi piace ripeterlo perché spesso si ritiene che la creatività sia una specie di dote innata, che appartiene a pochi e che ha un’utilità limitata ai settori creativi. Chi pensa di esserne sprovvisto probabilmente non l’ha mai esercitata, oppure la esercita inconsapevolmente, e non ne conosce il grandissimo potenziale. Essere creativi per esempio vuol dire anche trovare più facilmente le soluzioni a problemi di ogni tipo, avere senso dell’umorismo, essere più flessibili. Tutte cose utilissime nella vita!

Mi sono appassionata alla teoria della comunicazione, ai presupposti della creatività e al pensiero laterale durante l’università e non ho più smesso di studiare. I miei riferimenti sono Roman Jakobson, Paul Watzlawick, Gregory Bateson, Edward De Bono. Ma anche Tullio del Mauro, Munari, Rodari. Sono anche una persona molto analitica quindi io stessa sono oggetto di studio da parte di me stessa!

Cos'è Huuno e come si fa a creare qualcosa che non c'era?!

Huuno è la startup tecnologica che ho fondato insieme a mio marito. Abbiamo creato prima di tutto un’app che analizza gli insight dei content creator in modo molto più avanzato e profondo rispetto ad altri strumenti di analytics. A cosa serve? Serve ai creator per capire meglio che impatto hanno sui follower i contenuti che producono. Serve ai brand e alle agenzie per trovare influencer con numeri interessanti, ma soprattutto capaci di coinvolgere davvero le persone.

È nata da un bisogno reale, come ogni buona idea credo. Sono stanca di vedere progetti affidati a influencer con numeri vuoti, perché per capire se un creator funziona bisogna seguirlo personalmente e per molto tempo. Non c’è il tempo di farlo in agenzia, e nessuno strumento di analisi è intelligente e sensibile quanto un essere umano. Nessuno, prima di Huuno

    

Come fai a trovare sempre qualcosa da dire e raccontare per le collaborazioni con i brand? Ma anche come fai a saper usare (o imparare) tutti gli strumenti che usi per realizzare i tuoi contenuti?

Cosa posso dire è la prima cosa a cui penso quando un brand mi contatta per propormi una collaborazione. Il prodotto deve sempre incastrarsi molto bene nella mia vita, se mi dà l’opportunità di creare un contenuto interessante e utile per gli altri, ancora meglio. Il secondo aspetto che valuto è la creatività: che forma dò al mio messaggio? A volte le idee mi vengono appena leggo il brief e le visualizzo immediatamente, altre volte è necessaria una ricerca più lunga. Come in tutti i processi creativi, è una scommessa e richiede sempre un apprendimento. Nel tempo ho migliorato le mie capacità di utilizzo degli strumenti di lavoro facendo tantissima pratica. Mi piace imparare a fare qualcosa di nuovo a ogni collaborazione.


Un consiglio che daresti a chi vuole intraprendere una strada simile alla tua (quale? Sei peggio di un navigatore satellitare!)

Nell’ultimo periodo ho capito tante cose del mio percorso, che non è stato certo lineare e che è persino difficile da spiegare. Per tanto tempo, ho considerato questa mancanza di focus in una direzione univoca come un difetto. Mi sono sentita spesso inadeguata, diversa, non classificabile. Oggi ho finalmente capito che questa varietà è una grande ricchezza: è quello che mi permette di avere una visione d’insieme, di guardare e comprendere più aspetti del mio lavoro. Il mio consiglio, per chi in qualche modo si sente simile a me, è “abbraccia la varietà.”

Ci insegnano che dobbiamo trovare un’unica cosa che sappiamo fare, quella che ci rende felici e che ci dà sostentamento. Ma non è così.

Va bene avere più di un perché nella vita.

 Il nostro motto è scarpe easy per vite felici...il tuo?

I sentieri si aprono camminando.

Una cosa che non ti ho chiesto a cui avresti sempre voluto rispondere

Se potessi trascorrere un giorno con un artista del passato chi sarebbe?

Amerei canticchiare con John Lennon.

 

 

 

 Foto Elena Mancini


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